mercoledì, marzo 19, 2008

Onora il padre e la madre


Questo fil mgioca su diversi punti di forza:
  • un cast di alto livello (Ethan Hawke, Philip Saymour Hoffman, Albert Finney ecc...)
  • una critica piu' che positiva ricevuta da tutti i festival in cui ha partecipato
  • un regista che e' da sempre un pioniere del cinema
Avviso agli spettatori: il film richiede una costante concentrazione per compreso a fondo (cosa che il sottoscritto non ha sempre applicato).
La storia ha al suo interno soprattutto una violenza psicologica, piu' che fisica.
I protagonisti sono due fratelli, Andy e Hank, il primo e' colui che tiene difatto in piedi la famiglia, ma difatto e' sempre stato preso poco in considerazione, soprattutto dal padre, il quale ha sempre preferito a lui la sorella e l'altro fratello, Hank. Entrmbi i fratelli sono in grossi guai finanziari, il primo perche' investe gran parte in droga, il secondo perche' ha da pagarealimenti all'ex-moglie e alla figlia. Comunque nel film non viene sottolineato il perche' del problema finanziario. Andy decide cosi di coinvolgere il fratello in una rapina nella gioielleria dei genitori. Quest'ultimo assai succube dai metodi del fratello, si lascia convicere chiedendo anche aiuto a un socio, in modo che sia lui il vero esecutore della rapina. La rapina finisce in tragedia, sia la madre che il socio perdono la vita. Da qui inizia l'apocalisse del film.
Hank, ovviamente e' il piu' emotivo tra i due ed esce di pazzo, mentre il secondo cerca di contenerlo. Nel frattempo Andy scopre la relazione tra sua moglie e il fratello, ma anche in questo caso egli riesce sempre a rimanere lucidissimo. Si sommano una serie di problematiche, quali ad esempio la famiglia del socio morto che chiede vendetta. Il finale sfocia in una vera e propria catastrofe che ovviamente non staro' qua a raccontarvi, essendo pur sempre un thriller questo. Non so come mai, ma appena sono uscito dalla sala, mi e' venuto naturale il confronto con un altro film altrettanto sorprendente: Non E' Un Paese Per Vecchi, l'ultimo capolavoro dei fratelli Coen. Mi e' sembrato di percepire che entrmbi vogliano narrare un'America oramai allo sbaraglio; un'America psicopatica e violenta, riuscendoci per altro in modo del tutto soddisfacente. Nel primo caso possiamo definire il film in se psicopatico, nel secondo, quello dei Coen, sono piu' i personaggi ad essere psicopatici. Onora il padre e la madre e' un film che fa riflettere sul serio sul dove stiamo finendo, rischiamo di andarci ad incastrare in un vicolo cieco e soprattutto mette l'accento sul fatto che al giorno d'oggi i soldi sono veramente tutto, che lo vogliamo o no, come in questo caso possono scatenare catastrofi inaspettate. Questo e' un film schietto, senza mezze misure, non vi sono sensi doppi subliminali, e' tutto molto chiaro, basta rifletterci su un attimo.
Veramente grandiosa, come semppre, l'intepretazione di Philip Seymour Hoffman, che si riconferma per l'ennesima volta in un ruolo dark e da cattivo; degno gemello dello psicopatico numero uno, quello di Javier Bardem nel film dei Coen.

Votantonio: 8/9


sabato, marzo 08, 2008

Grande grosso e... Verdone


Anticipiamo sin da subito che in questo film non si fanno le cosi dette risate grasse. Non e' la solita commedia italiana stile Cinepanettone; questa e' la Commedia All'Italiana!
Per chi e' un fan di Verdone, del vecchio Verdone, quello di Un Sacco Bello e Bianco Rosso e Verdone, questo film e' veramente imperdibile. Per chi invece vorrebbe andare al cinema per farsi solo delle grosse risate superficiali, allora ve lo sconsigliamo.
Il film e' basato allo stesso modo del primo (Bianco Rosso e Verdone), direi che questo si puo' definire il sequel perfetto, e' un film che non cerca eccessi nella comicita' rischiando quindi di scadere nella volgarita', e' semplicemente una commedia su tre stereotipi di famiglie italiane.
Dunque, nel primo capitolo avevamo tre personaggi solitari, la storia era focalizzata solo su d
i loro, le persone che vi erano vicino facevano solo da contorno. Questa volta Verdone si spinge oltre. Questa volta punta l'obiettivo su tre famiglie, portate all'estremo della nostra umile Italietta.
Il primo personaggio viene ripreso da Un Sacco Bello, e' il classico italiano medio dedito nel tempo libero agli scout, movimento che ha frequentato sin da bambino, di cui e' capo sezione e dove ha conosciuto la moglie. I preparativi per la loro gita di anniversario vengono interrotti dall'improvvisa morte della madre che successivamente sara' coinvolta in una rocambolesc fuga verso il cimitero nelle mani di un "pompiere funebre" mezzo matto.
Secondo personaggio: stavolta riprende il precisino di Bianco Rosso e Verdone, lo tramuta in un eccentrico professore della Roma benestante in costante ricerca di una ragazza per il figliol prodigo. Da notare la chiara imitazione di Mastella nel momento che c'e' il fuggi fuggi dalla retata della polizia contro le prostitute.
Infine l'ultimo personaggio, che non poteva mancare, e' quello di Moreno Vecchiarutti, il classico burino romano che decide di fare la vacanza chiccosa sull'isola di Taormina con tanto di moglie e figlio (identici a lui), e sara' proprio qui che si innamorera' perdutamente di una dama bianca, apparentemente raffinata, ma in realta' si rivela tutt'altro che una donna fedele e di buona creanza.
Il film e' pinamente riuscito nel suo intento, descrivendo nella perfezione tre famiglie tipo della nostra societa'. Sottolinerei, oltra la straordinaria interpretazione di Verdone, quella di Lele Propizio (Mio fratello e' figlio unico) che intrepreta il figlio abburinato dai modi del padre.
Votantonio: 7/8

martedì, marzo 04, 2008

Bella presenza!

Il Cineforum voleva ringraziare tutti pubblicamente per la numerosa presenza alla proiezione di ieri sera, tanta gente che non ci aspettavamo di vedere; siamo rimasti sorpresi e compiaciuti. La numerosa presenza potra' forse essere stata dettata dalla curiosita' verso un film unico nel suo genere e molto apprezzato.
Sperando ancora in una simile presenza negli appuntamenti futuri, vi ringraziamo ancora di cuore! Coninuate cosi!
ciao

Ricordi I