sabato, marzo 08, 2008

Grande grosso e... Verdone


Anticipiamo sin da subito che in questo film non si fanno le cosi dette risate grasse. Non e' la solita commedia italiana stile Cinepanettone; questa e' la Commedia All'Italiana!
Per chi e' un fan di Verdone, del vecchio Verdone, quello di Un Sacco Bello e Bianco Rosso e Verdone, questo film e' veramente imperdibile. Per chi invece vorrebbe andare al cinema per farsi solo delle grosse risate superficiali, allora ve lo sconsigliamo.
Il film e' basato allo stesso modo del primo (Bianco Rosso e Verdone), direi che questo si puo' definire il sequel perfetto, e' un film che non cerca eccessi nella comicita' rischiando quindi di scadere nella volgarita', e' semplicemente una commedia su tre stereotipi di famiglie italiane.
Dunque, nel primo capitolo avevamo tre personaggi solitari, la storia era focalizzata solo su d
i loro, le persone che vi erano vicino facevano solo da contorno. Questa volta Verdone si spinge oltre. Questa volta punta l'obiettivo su tre famiglie, portate all'estremo della nostra umile Italietta.
Il primo personaggio viene ripreso da Un Sacco Bello, e' il classico italiano medio dedito nel tempo libero agli scout, movimento che ha frequentato sin da bambino, di cui e' capo sezione e dove ha conosciuto la moglie. I preparativi per la loro gita di anniversario vengono interrotti dall'improvvisa morte della madre che successivamente sara' coinvolta in una rocambolesc fuga verso il cimitero nelle mani di un "pompiere funebre" mezzo matto.
Secondo personaggio: stavolta riprende il precisino di Bianco Rosso e Verdone, lo tramuta in un eccentrico professore della Roma benestante in costante ricerca di una ragazza per il figliol prodigo. Da notare la chiara imitazione di Mastella nel momento che c'e' il fuggi fuggi dalla retata della polizia contro le prostitute.
Infine l'ultimo personaggio, che non poteva mancare, e' quello di Moreno Vecchiarutti, il classico burino romano che decide di fare la vacanza chiccosa sull'isola di Taormina con tanto di moglie e figlio (identici a lui), e sara' proprio qui che si innamorera' perdutamente di una dama bianca, apparentemente raffinata, ma in realta' si rivela tutt'altro che una donna fedele e di buona creanza.
Il film e' pinamente riuscito nel suo intento, descrivendo nella perfezione tre famiglie tipo della nostra societa'. Sottolinerei, oltra la straordinaria interpretazione di Verdone, quella di Lele Propizio (Mio fratello e' figlio unico) che intrepreta il figlio abburinato dai modi del padre.
Votantonio: 7/8

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