martedì, agosto 12, 2008

Il treno per il Darjeeling


E Wes Anderson si riconferma il regista neo realista che è sempre stato. Dopo I Tenenbaum, anch'esso film assai apprezzabile, ecco che rispunta un altro piccolo gioiellino del cinema americano East Coast. La trama regge alla perfezione, anzi è anche più stimolante de I Tenenbaum, il cast è favoloso, sembra che i ruoli siano stati cuciti sugli attori...ma andiamo alla trama:
Tre fratelli divisi dal momento che loro padre è mancato, decidono di ritrovarsi su un treno indiano diretto nella regione del Darjeeling, per l'appunto. L'intento iniziale sarebbe quello di fare un viaggio spirituale per riconciliarsi, ma sotto sotto bolle qualcosa. Francis (Owen Wilson), il fratello maggiore, tende sempre a prendere le redini della situazione andando anche ad intaccare la libertà dei suoi fratelli; difatti il suo scopo ultimo non è solo quello del viaggio, ma bensì quello di andare a trovare la madre la quale si è fatta suora e si è ritirata in un eremo sperduto nell'India. Tenendolo inizialmente nascosto ai suoi fratelli, fa sì che una volta scoperto, i rapporti tra loro tendano ancora ad incrinarsi. Sbattuti giù dal treno da un capotreno un po' "ostile", decidono di continuare il loro viaggio on the road, nel vero senso della parola. Tra funerali indiani e ripensamenti sull'essenza del loro viaggio, riescono infine a arrivare al monastero. L'approccio con la madre praticamente scomparsa da anni è caloroso ma schivo, finchè anche la donna li abbandona, forse per il troppo rimorso. Ma i tre sono diventati una squadra e la riconciliazione ha funzionato.
Ottimi Owen Wilson, Adrien Brody e Jason Schwartzman che riescono caratterizzare alla perfezione i tre fratelli della borghesia newyorkese.
Il regista riesce a dare una giusta lettura del messaggio, che non è il classico: i ricchi vincono sempre, ma bensì che i ricchi sono perfettamente uguali a noi, anzi le debolezze su di loro, si accentuano. Da segnalare anche la colonna sonora, che è in perfetta sintonia con le immagini; qui passiamo dai Rolling Stones di Play with Fire al caro e vecchio Champ-Elysees di Joe Dassin, insomma in questo film c'è proprio tutto, anche alcune sequenze in Computer Grafica, pensate. La cosa particolare è che il film è sempre introdotto da un breve corto, sempre diretto da Wes Anderson, Hotel Chevalier, dove vediamo Jack (Jason Schwartzman), il più piccolo dei fratelli, cercare di rialacciare i rapporti con la sua ex, interpretata da una splendida Natalie Portman, con il sottofondo di Where Do You Go To di Peter Sarstedt.
Degno sequel, se così si può chiamare, de I Tenenbaum e destinato ad entrare in quello che è il panorama della commedia americana.

Votantonio: 8,5

1 commento:

Anonimo ha detto...

very cool.

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