lunedì, marzo 23, 2009

the international



già il titolo me lo devono spiegare. che cazzo significa? un’altra maniera per dire intrigo internazionale? e poi questa è l’ultima volta che mi fido di quel sitosega di mymovies, molto probabilmente le recensioni dei film le fa un non vedente e sordomuto per giunta. quindi la scelta di questo sabato era combattuta tra: the international e diverso da chi?, gran torino non sono ancora psicologicamente pronto per vederlo. vada per the international, soprattutto ero curioso come degli americano siano riusciti ad ambientare un action-movie a milano…

la trama del film è molto banale, il solito intrigo internazionale con le banche che sponsorizzano la compravendita di armi nel terzo mondo, il figo-dannato di turno (clive owen), si scarrozza tra germania, italia, francia, turchia e stati uniti. la bella di turno è l’australiana naomi watts. dunque, mi sono abbioccato in due parti del film: nella prima sono stato risvegliato da una sparatoria, nella seconda da un sms che mi è arrivato sul cellulare. tanto per dire quanto possa essere intrigante la pellicola. non sto qui a raccontarvi la storia, tanto la troverete già su migliaia di siti, piùcchealtro è l’ennesima idea smazzata come originale, quando invece si rivela il solito format che ci mastichiamo da sessant’anni a questa parte. battute messe lì in malo modo, come a farti capire d’anticipo la trama, recitazione tuttosommato mediocre. per altro avevo letto che nel film doveva esserci un piccolo cameo del nostro amato governatore della lombardia roberto formigoni, ma io non l’ho colto. comunque scegliere milano come location non è stata una brutta idea, anzi forse è stata la vera idea originale del film: è una città che si presta per questo genere di film. buono a sapersi. beh, in tutti casi c’è di meglio in sala, è un film vedibile benissimo in salotto senza stare a scomodarsi di andare al cinema.

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