domenica, ottobre 04, 2009

whatever works - basta che funzioni



è tornato allla grande pure lui, il solo e unico woody allen.

è un'amabilissima commedia ambientata nella tanto cara (ad allen) new york. è la storia di questo quasi premio nobel per la fisica, boris yellnikoff e delle persone che ruotano attorno a lui. dapprima raccatta questa ragazza, quasi vagabonda e molto ignorante e se la porta in casa, nonostante le sue primarie fobie o paure degli estranei. implicitamente le passa quella che per lui è cultura e conoscenza e dopo un po' di tempo, accetta la proposta della ragazza, di sposarlo. da qui in poi entreranno in gioco le altre due figure fondamentali della pellicola: la madre e il padre della ragazza. divorziati, chè il padre è scappato con la migliore amica della madre, suddisti, religiosi e bigotti. entrambi, in brevissimo tempo, diventeranno due persone totalmente diverse; come se a frequentare new york e le compagnie giuste, qualcosa possa scattare e aprirgli gli occhi.

una commedia positivista in tutto e per tutto con un finale altrettanto felice ed apprezzabile. gli scambi di battute molte volte sono fulminanti come solo woody allen riesce a concepire (vi ricordate i suoi monologhi sull'esistenza di dio?). il cast è composto da attori semi-sconosciuti al grande pubblico, ma non per questo sono meno validi delle star.

mi è piaciuto moltissimo l'irrompere del protagonista sul pubblico, ovvero il così detto sfondamento della quarta parete, in teatro molto usato da bertold brecht. il monologo iniziale e quello finale di boris, sono due autentici pezzi di commedia alla allen, dove si naviga per universi paralleli e perpendicolari facendo quasi fatica a capire il senso generale del discorso. ma è il loro bello!

ultimo consiglio: se vi capite, andate a vedere il film in lingua originale (sottotitolato ovviamente), ne vale sicuramente la pena.

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