domenica, luglio 19, 2009

rocknrolla



è il caso di chiamarlo l’ultimo capolavoro di guy ritchie. proprio lui: l’ex marito di madonna. dopo snatch si riconferma il cortoon-director che è sempre stato. difatti andando a vedere rocknrolla, tratto per altro dall’omonimo fumetto scritto e disegnato dallo stesso regista, sembra proprio di gustarsi uno dei più classici comics americani.

la storia è piuttosto intensa e non facilmente riassumibile in poche righe; porta avanti più storie sullo stesso piano, difatti è anche difficile stabilire un vero e proprio protagonista della pellicola. in buona sostanza vi sono questi due gangster da due soldi, la classica figura del ladro buono, che hanno una soffiata per prelevare sette milioni di sterline dalla stessa persona a cui poi le devono dare. il colpo viene portato a termine brillantemente, questo fatto è dovuto anche alla scarsa sicurezza con cui viaggiavano i contabili. vi sarà poi un secondo colpo, decisamente più faticoso e doloroso. tutto per ripagare il capo della città – londra – e poter così sopravvivere. allo stesso tempo lenny cole, il capo appunto, va in affari con un ricco miliardario russo, che nel film si rifà evidentemente ad abramovich, il quale gli presterà il suo quadro portafortuna, ma lo sbadato lenny se lo farà rubare poche ore dopo. tutte le prove riconducono a johnny quidd, una rockstar strafatta, nonchè figliastro di lenny cole. la persona che fornisce i colpi da fare ai due gangster è un’affascinante contabile che allo stesso tempo si occupa degli affari del miliardario russo. capirete quindi anche voi che si tratta di una trama piuttosto intrecciata e difficile da schematizzare razinalmente nella propria testa.

il film comunque è ben fatto, un ottimo uso della camera, una fotografia scura, ma allo stesso tempo grottesca e appasionante. è il classico action-commedy, anche se in relazione ci si diverte di più che restare col fiato sospeso. personalmente mi han fatto sbarellare i titoli di testa, tutti comicsati e con un classicissimo rock’n roll in background. la performance degli attori nel complesso niente male, difatto non ci sono grossi nomi da star, fatta eccezione per il quasi irriconoscibile tom wilkinson, che interpreta per l’appunto lo sfacciato lenny cole. dopodichè non è alto cinema, intendiamoci. ma sono due ottime ore spese dietro a un bel divertimento.

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